Omelia Don Carlo 5 febbraio 2024


”Lo supplicavano di potergli toccare il mantello”. La potenza di Dio in quell’istante passa dal mantello, ma è irriducibile a quel mantello: l’istante dopo può passare da un’altra cosa. Il mantello è segno effimero. Invece la tentazione è assolutizzarlo, farne un idolo, un segno definitivo, intoccabile. “I veri adoratori, dice Gesù alla Samaritana, adorano Dio in spirito e verità”: con un atto di libertà e di pace. Invece quando il segno diventa idolo dichiara guerra agli altri idoli. Si fanno guerre per tutto: terra, razza, potere. Guerre giustificate da un idolo: un particolare momentaneo adorato come se fosse eterno.