Omelia Don Carlo 28 agosto 2020


Omelia, 28 agosto 2020

“Inquietum est cor nostrum, donec in te requiescant”.

Il grido di Agostino a cui oggi facciamo la festa, la fede per lui è pace. Prima la vita era piena di inquietudini, e dopo pure. Non si può dire che convertendosi sia diventato quieto.
Che differenza c’è tra l’inquietudine prima di Cristo e quella dopo Cristo?
È che la pace cristiana non è una serenità inerte. La prima inquietudine – si vede benissimo – è la ricerca di un non-so-cosa. Quella terribile favola che mi fu fatta leggere in seconda elementare, una fiaba russa, che aveva come titolo: “Va’ non so dove e portami non so che”. Dà angoscia, infatti, dopo non ho letto le altre dieci favole che c’erano nella raccolta. Uno che non sa cosa cerca, cerca dappertutto, quindi non va mai a fonda di nulla. È come un cercatore d’oro che dà picconate in qua e in là, a caso. E più piccona e più è fatica sprecata che lo riempie di amarezza, è una ricerca inconcludente. Come dice il don Giovanni: “Se tu ci abbandoni, se tu ci abbandoni…” una storia di vittime e basta. La ricerca dopo che il cercatore ha picchiato la prima pepita è l’opposto, non è che dopo cerca meno di prima, piccona molto più di prima! Fa tanta più fatica di prima, ma è felicissimo di farla, se la gode tutta. Perché piccona dove vede il luccichìo, e più trova più piccona, più piccona più trova. Ecco, questa è l’inquietudine del santo cristiano ed è la forma di natura dell’amicizia tra i santi e i cristiani, quelli che hanno cominciato a trovare le pepite. E dovunque picconano, picconano fino in fondo, perché sanno che le pepite son dappertutto. Come disse il più grande santo cristiano, Francesco d’Assisi, che prima pensava di trovar l’oro soltanto in Evangelium sine glossa, il Vangelo senza i commenti, cioè senza le omelie dei preti e i catechismi delle parrocchie, diceva così ed era sano. Dopo che ha trovato Cristo, “piccona” dappertutto perché sa che le pepite sono in “tucte le creature”, che in tutto c’è la pepita, è solo un problema di cercare fino in fondo, di bucare fino in fondo un particolare, di fare una esperienza radicale di quel particolare. Experientia, expertus in greco ex-poreuo, vuol dire bucare fino in fondo, trapassare l’apparenza. In fondo al dettaglio – direbbe Von Balthasar – c’è il tutto, tedesco Das ganz in der fragment.