Omelia Don Carlo 25 marzo 2020
*25 marzo 2020*
“Gabriele entrando disse: rallegrati!”. Il Cristianesimo entra nel mondo con questo ”rallegrati!”. Sii piena di gioia! La sfida cristiana non è per l’uomo religioso, ma per l’uomo che vuole la gioia piena. Ma “rallegrati” è un comando: e la gioia non si comanda, la gioia fiorisce da un’esperienza. O la vivi o non la vivi. Se c’è un fatto che ti riempie di gioia sei contento, altrimenti no. Quale fatto riempie di gioia Maria? “concepirai un figlio, lo darai alla luce”. Il fatto è quel figlio. Chi non conosce Gesù si aspetta la gioia dalle cose e non sarà mai “pieno” di gioia. Chi conosce e ama Gesù scopre la gioia che riempie il cuore. E le cose che fine fanno? Chi non conosce Cristo prima le adora come idoli, poi le butta perché lo deludono. Con Cristo nessuna è da buttare: sono tutte segni di Cristo: sono “linkate” con Cristo, rimandano a Lui. Così svelano il loro lato costruibile e sono bellissime, come scopre san Francesco nel cantico. Questo l’annuncio cristiano: Dio entra nel mondo attraverso la carne e la libertà di Maria, la carne e la libertà mia, tua… Il miracolo accade a chi risponde come Maria, … “avvenga per me secondo la tua parola”. Cosa avviene per Maria? Per Pietro, Paolo, i cristiani chiamati in duemila anni? Cosa avviene nella mia vita e nella tua? Se non fosse avvenuto nulla non ci sarebbe la storia cristiana di duemila anni, né la storia che lega me a te. Questa storia è Gabriele che ancora stamattina ci rinnova l’annuncio… Che gioia fiorirà oggi dentro la lotta col virus? A Maria quell’annuncio sembra incredibile: anche a noi, a tutto il mondo sembra incredibile. Come sapremo se è reale o se è una fake news? C’è un solo modo, come per Maria: non pensarci, ma provarci.