Omelia Don Carlo 25 maggio 2020
*Omelia 25 maggio 2020*
“Voi vi disperderete, mi lascerete solo”.
Mi tradirete voi, i preferiti, su cui ho scommesso tutto. Se mi tradite voi, chiunque può tradire. Nessun uomo è affidabile, come dice anche brutalmente la Bibbia: “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo”. La compagnia all’uomo non gli può venire da un altro uomo. Quando noi siamo delusi dall’amicizia è perché prima ci siamo illusi di trovare uomini affidabili. La Bibbia non dà tregua: “Benedetto l’uomo che confida nel Signore”. La compagnia a un uomo gliela fa solo Dio. È per questo che Gesù è libero anche davanti al tradimento degli amici preferiti.
“Ma io non sono solo perché il Padre è con me”. Il vostro tradimento non mi toglie la compagnia del Padre. Ma come fa ad essere così certo della compagnia di Dio? Come faranno gli apostoli a diventare certi della compagnia di Dio.
Loro finora hanno pensato: “restando con Te”. Gesù non la pensa uguale e dice subito: “No! È bene per voi che io me ne vada”. Voi sarete certi non attaccandovi a me, ma distaccandovi da me, cioè il contrario del virus che si sviluppa per contatto o per contagio. Mentre la certezza della fede si sviluppa per distacco o per distanziamento. È paradossale: non è bene che continuiate a star con me. Dopo tre anni siete ancora lì e non siete ancora certi di niente, non mi posso ancora fidare.
È paradossale, con la logica sembra l’opposto, ma di fatto è successo così quella volta. E succede così, perché nel distacco – se tu hai un briciolo di fede – nel distacco, quella fede diventa cosciente, diventa tua, ti rendi conto che ce l’hai e sei più certo. Se dentro hai un dubbio, anche solo un briciolo di dubbio, nel distacco si sviluppa il dubbio, diventi dubbioso. Perché il distacco è una prova πειρασμός (peirasmós), cioè un esame, nell’esame tu verifichi cosa sai e cosa vali. Ne diventi cosciente.