Omelia Don Carlo 23 aprile 2023
“Οὐ κεκαιομένη ἡ καρδία ἡμῶν ἐν ἡμῖν: non ci ardeva il cuore nel petto quand’era con noi?” I due di Emmaus sono certi: Gesù è risorto perché ci arde il cuore come quand’era vivo. Tante cose fanno ardere il cuore: ma il combustibile più fiammeggiante è lui perché in lui c’è l’eternità e c’è la bellezza nascosta in tutte le cose. Lo dice Paolo: davanti a lui “panta synerghei” tutto fa sinergia, tutto fa combustione, anche i materiali ignifughi. Cristo risorto è un catalizzatore che innesca un processo elettrolitico totale. Il cristiano è il cercatore d’oro che vede pepite dove gli altri vedono fango. Per Paolo niente è da sopportare, tutto è vivibile, anche le cose più dolorose. Come in tanti nostri funerali: c’è un bene, un amore che sembrano matrimoni. Allora quando il cuore si spegne, s’incupisce, si logora è perché non guardiamo Cristo risorto. A volte ce lo dicono: ma come fai tu a vivere questo? Cosa vedi tu che non vedo io? Domande preziose perché lì può insinuarsi Cristo. Tutti han bisogno di viver tutto, tutti stan male se perdono pezzi di vita!