Omelia Don Carlo 23 agosto 2020


*Omelia, 23 agosto 2020*

“Ciò che legherai o scioglierai in terra, lo sarà in cielo”.

È la promessa di Gesù: la fede in Lui armonizza la terra al cielo, la sincronizza. Tu sulla terra già vivi di quello che c’è in cielo, la fede anticipa in qualche modo il paradiso in terra. Non è che ti metta a posto la terra e le cose della terra, nessuno di noi le ha a posto, e non le metteremo mai a posto. Lo vediamo con il virus, già stamattina passavano il mezzo milione di morti, continua a salire il contagio, quindi han detto che circa tra due anni ci sarà un po’ di ordine, auguri! L’economia chi la mette a posto? Il tempo? Chi la mette a posto?
Cristo non mette a posto la terra, mette a posto te, il tuo cuore, ti fa scoprire il tuo posto sulla terra, sei tu che sei in armonia con il cielo, non le cose. Tu diventi protagonista della costruzione del mondo perché Cristo potenzia la tua umanità, non le cose, le cose sono quelle, potenzia te come ragione, desiderio, affezione, libertà su tutto. Tutto di te viene centuplicato (di) quello che gli dai, quello che sottrai lo perdi. Altrimenti, non è ragionevole dar la vita a Cristo, per me. Io di Cristo non mi fido, lo verifico; io non credo in Dio, conosco Dio. Questo è il cristianesimo, la fede non è fiducia, _actio fiducialis_ lo diceva Lutero, o بدون مثل “Islam bila kayf”,come si dice in arabo, un fidarsi senza “come” e senza “perché”: no! Appena gli apostoli intuiscono questo, lo capiranno a Pentecoste, ma lì a Cesarèa lo intuiscono, si entusiasmano “Diciamolo a tutti”, lo vedono in faccia. Gesù è perentorio: non vi passi neanche per la testa! “Ordinò di non dirlo a nessuno”. La novità cristiana non si dice, si vive, cioè si dice con la faccia, innanzitutto. Poi quando servirà ad un certo punto, se non fa dei danni si potranno usare anche le parole, ma le parole sono spesso armi che colpiscono un punto e hanno molti effetti collaterali.
È una faccia provocatoria, esattamente come la faccia di Gesù in quel giorno, che sfida tutti a schierarsi “Chi dice la gente? Chi dite voi? Chi dici tu?”. Ognuno davanti a Cristo deve schierarsi, e Lui non tollera i neutrali, i simpatizzanti – stavo per dire gli svizzeri, con tutto il rispetto, ho incontrato Cristo io con gli svizzeri quindi… Con me si sono schierati. Vuole che gli uomini si schierino pro o contro di Lui. Pro o contro lo decidono gli uomini, non è venuto per convertirci per forza, per salvarci per forza, è venuto per liberarci, per costringerci ad essere liberi, se si potesse dire, ad usare la libertà che è il dono, il talento più grande che Dio ci ha dato. Non tollera che noi seppelliamo la libertà, che deleghiamo la vita a qualcun altro, che deleghiamo la felicità a qualcun altro, neanche a Dio. Dice Cornelio Fabro: “Non dobbiamo delegarci, venderci a nessuno, neanche a Dio. SceglierLo sì, venderci mai”. Dio è Padre, il Padre i figli li vuol liberi, che se ne fa dei figli sottomessi come schiavi, costretti, che gusto c’ha?
Cristo è venuto a metterci in mano la vita, infatti vien chiamato “Redemptor”, Redentore. Il redemptor nel diritto commerciale romano è il riscattatore degli schiavi, quelli che non erano liberi, paga lui per loro, gli mette in mano la vita: “Adesso puoi far della vita quel che vuoi, non quello che dico io, quel che vuoi tu, fanne quel che vuoi, se vuoi puoi anche rovinarti e ridiventar schiavo, problemi tuoi, io te la metto in mano, non potrai dire che non ti ho liberato”. Perché Cristo non ci può salvare se noi non ci vogliamo salvare. L’aveva capito anche Sigmund Freud che gridò ad una sua paziente: è evidente che lei guarisce se vuole veramente guarire; se cede alla pulsione di morte che anche io sento dentro di me, lei non guarisce né con l’analisi né con i farmaci. Nessuno al mondo mi ha mai stimato tanto come Cristo, è per questo che nessuno mi merita come mi merita Lui. Quando tu capisci questo, il giorno in cui capisci questo, ti cambia la faccia, può essere a dodici anni e mezzo come è successo a me, come prima intuizione per la prima volta, mi si è potenziata ad ogni svolta della vita, ogni tanto c’è una svolta imprevista, spalanca un orizzonte sconosciuto, ma che compie la prima intuizione, oppure puoi capirlo all’ultimo istante come il buon ladrone che con l’ultimo colpo di reni sulla croce ruba il paradiso – autentico ladrone! Non importa: quando lo capisci ti cambia la faccia. La nostra è una fede che quando capisci cos’è la libertà te lo vedono in faccia, hai una faccia sfidante. Come quella di Gesù a Cesarèa quel giorno: che spinge tutti, lontani e vicini, a schierarsi: o pro o contro. Davanti a un cristiano cosciente gli uomini si schierano pro o contro, come davanti a Gesù. E se accade che non si schierano, significa che non mi sono ancora schierato veramente io davanti a Lui.