Omelia Don Carlo 21 marzo 2020


*21 marzo 2020*
“Voglio amore, non sacrifici“. Per Gesù la volontà di Dio non è il sacrificio: Dio non vuole sacrifici. E’ la rivoluzione della religiosità perché dalla preistoria gli uomini han fatto sacrifici alle divinità. Gesù non vuole i sacrifici perché ci privano della gioia, di una cosa bella data da Dio. Per Gesù Dio è padre, non un padrone adirato con chi disubbidisce. In tutte le religioni c’è la paura di Dio. Per gli ebrei c’è il dies irae: il giorno dell’ira di Dio. Ne restano tracce nel Cristianesimo medievale dove si pensa che la croce di Cristo è voluta da Dio per sfogare la sua ira su Gesù, punito al nostro posto. Per Gesù no! Volontà di Dio non è ciò che Dio vuole “da” noi, ma ciò che vuole “per” noi: è il bene che Dio vuole per me. Quale bene? ”Voglio la conoscenza di Dio più degli olocausti”. La volontà di Dio è la conoscenza di Dio: Lui vuole che io lo conosca, che io goda della sua bellezza, che m’innamori di lui, che lo desideri, che lo preferisca. Il cuore di Dio è come il mio e non vede l’ora di sentirsi dire: mi manchi! Solo questo sguardo libera di schianto dalla paura di Dio e della sua volontà. Allora la gioia più bella è poter dire, nel padre nostro: sia fatta la tua volontà! Questi giorni di reclusione e inattività sono tempo prezioso per conoscerlo un po’ di più. Perché in questi giorni la volontà di Dio non è il virus, ma tutto il bene che anche in questo inferno fiorisce nel cuore degli uomini. Siamo tutti figli di Dio, poco o tanto consapevoli, e tutti portiamo la croce di Gesù. Volontà di Dio, in questi giorni, sono i mille segni, i mille gesti di amore, o le sole parole che a volte possiamo dirci: ma più profonde, più essenziali, più purificate.