Omelia Don Carlo 19 marzo 2020
19 marzo 2020
“Eredi si diventa in virtù della fede”. I cristiani non sono uomini bravi: i cristiani sono degli eredi. Ricevono un tesoro immeritato: una bellezza che trasfigura la vita. Ma qual è l’eredità, il tesoro? Per Giuseppe di Nazaret il tesoro è Maria! E’ lei che gli rende bella la vita: per questo la vuole sposare. Ne è innamorato: lei porta la bellezza nella sua vita. Ma Giuseppe non sa che lei porta dentro un’altra bellezza, ben più grande di quella che l’ha fatto innamorare. E quando Maria prova a spiegargliela Giuseppe va in confusione, gli vengono brutti pensieri. E‘ inevitabile: come può un uomo capire cosa vuol dire che Dio entra nel mondo mediante la carne di una donna? Le spiegazioni non servono, dice l’angelo in sogno: se vuoi capire la strada è un’altra… “Si destò e prese con sé la sua sposa come aveva detto l’angelo”.
Se vuol capire deve prenderla e dedicargli la vita. Senza amare non si capisce. La prende, la ama per tutta la vita: e non gli basta la vita. Per capire tutta la bellezza di quella donna ci vuole l’eternità. Il paradiso esiste per questo: perché non basta una vita a capire la cosa più bella dell’universo… che non è Dio! C’è una cosa più bella di Dio: è Dio diventato uomo attraverso la carne e la bellezza di una donna. Quando mi sveglio, queste strane mattine, sento, come tutti, la paura del virus e tutte le urgenze che il virus ci impone. Ma sento, come Giuseppe, ogni mattina che si svegliava, un’urgenza ancora più potente: capire un po’ di più la bellezza nascosta nella carne di Maria. Perché senza quella bellezza oggi vincerebbe il virus. Poi cominciano ad arrivare le mail con i miracoli che fioriscono nell’inferno del virus. Sono segni, sono facce, voci, sguardi che hanno vinto il virus, che annunciano al mondo: il virus attacca i polmoni, ma i ”cuori“ no.