Omelia Don Carlo 18 aprile 2023


“Noi testimoniamo ciò che sappiamo e che viviamo”. La nostra fede non è un pensiero da capire ma una vita da vivere: una vita bella, una vita unita. “La moltitudine aveva un cuor solo e un’anima sola”. Ognuno ha il suo cuore e la sua anima, ma tutti son pieni della stessa bellezza. Sono 3000, di 17 lingue diverse: tutti uniti, tutti diversi. Questo il miracolo. Nel mondo è l’opposto: per esser uniti si dev’esser uguali: chi è diverso divide. Lo fanno fuori. Per questo l’unità dei diversi è il segno più impetuoso della divinità di Gesù. Ed è l’esperienza più esaltante che si vive nella comunità cristiana. Ognuno può starci così com’è, come Dio l’ha fatto, dice Paolo: “Non c’è più né Giudeo ne greco, né schiavo né libero, né maschio né femmina”. Ognuno è bello perché figlio di Dio. La discriminazione vien sempre da Satana.