Omelia Don Carlo 16 maggio 2020
*16 maggio 2020*
“Siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù”. E’ da lassù che si vede la bellezza delle cose di quaggiù. E’ dal cielo che si vede la bellezza della terra, dice Dante. Le cose della terra viste dalla terra sono meno belle, meno amabili. Come nel panorama: dalla cima è tutto bello. Fuori dal panorama il particolare si spegne: può diventare una tomba. Cristo risorto porta quaggiù lo sguardo di lassù: mostra le cose come le vede Dio. Bellissime! Hai voglia di festeggiare, come Dio dopo la creazione. La fede è lo sguardo del cielo sulla terra. L’uomo di fede porta sulla terra lo sguardo di Dio. Cosa accade davanti a un uomo di fede? “Poiché non siete del mondo il mondo vi odia“. La fede scatena l’odio del mondo, dice Gesù: “perché voi siete “nel” mondo, ma non “del” mondo“, e la bellezza che portate non viene “dal” mondo. Viene dal cielo: da Dio. Non è opera dell’uomo: è dono di Dio. Ma il mondo rifiuta il dono: pensa che la felicità non viene dall’amore, ma dal potere. Pensa che Dio è felice perché onnipotente e che noi siamo tanto felici quanto potere abbiamo ed esclude a priori che all’uomo la felicità possa essere donata. Invece Dio è felice perché ama: crea il mondo per amore, viene nel mondo a mendicare amore: Pietro, mi ami? La felicità non dipende da quanto possiamo, ma da quanto amiamo. Scopo della vita non è conquistare potere, ma imparare ad amare. Il potere è di pochi, e sempre effimero, sfuggente. L’amore è di tutti: anche l’uomo più sconquassato un cuore per amare ce l’ha sempre.